domenica 9 dicembre 2012

Considerazioni (non alcoliche) sulla vita

Ecco, stamani mi sono svegliata con un milione di cose da fare, fuori fa freddo ma splende un sole bellissimo (vedi foto in basso) e per cominciare con il piede giusto ho deciso di leggere un po' i blog amici. Leggere quello che scrivete è divertente, rilassante, anche un po' consolante. Mi rendo conto che ci sono molti più personaggi sulle nuvole di quanto credessi che, come me, cercano di restare in contatto con la realtà.

Per me è difficilissimo, stare con i piedi per terra. Ci provo ogni giorno e ci riesco nella misura in cui sono occupata "fisicamente": insegnare, fare la spesa, guidare... cose che richiedono concentrazione e che lasciano un margine ridotto alla fantasia. Mentre insegno penso ai miei studenti. Mentre faccio la spesa alla CoopSeiTu sono così impegnata a capire come diavolo funziona il Salvatempo che posso divagare ben poco. Guidare è stato un problema fino a qualche mese fa: dopo aver stondato tutte le fiancate della mia povera macchina e anche tutti i lati del garage, su richiesta (o minaccia) del Poveruomo, ho deciso di diventare una pilota provetta.

Ma poi, quando mi fermo davanti al pc per tradurre o studiare, la mia fantasia parte. Se sono molto concentrata e ho una scadenza a breve riesco a tornare immediatamente indietro. Come si fa a lasciar libera la propria immaginazione, quando si traduce dal tedesco un manuale sugli elementi combinati? Ma troppo spesso mi è impossibile. Per questo motivo, da un paio di anni, sono più incline ad accettare traduzioni di testi non troppo lunghi. In questo modo riesco a essere più produttiva. Vedo l'ultima battuta avvicinarsi e mi dico "Forza MaryPoppins, hai quasi finito".

Ma per scrivere una tesi ci vuole la testa davanti al computer. Ci vogliono concentrazione, tempo, silenzio. Tutte cose che mi mancano da morire. Quanto vorrei avere un ufficio dove rinchiudermi! E una famiglia un po' meno stravagante (almeno per i prossimi... 6 mesi?). Quanto vorrei non dovermi preoccupare di abbandonare tutti i ragazzini delle ripetizioni (ne ho 8) che prendono 3 e non vogliono studiare o quelli che prendono 7 e vogliono ancora migliorare. E quanto vorrei tornare a casa stravolta la sera dopo 12 ore di lezioni/traduzioni e non avere questo pensiero di dover fare una cosa importante per la quale non ho assolutamente energie.

Sì, da quando sono tornata "a casa" (virgolette, perché non mi ci sento), nessuno mi ha chiesto se fossi in possesso di una laurea specialistica. Bastava già la mia triennale, bastava già la mia certificazione Ditals di II livello. Ma per me questa tesi è importante. Ho finito gli esami in tempo, ho già letto tutta la bibliografia necessaria. Devo solo sedermi e scrivere. Forza MaryPoppins, ce la devi fare!

Sole a dicembre

4 commenti:

  1. un grande in bocca al lupo! io in questi casi inizio sempre dalla parte più semplice, quella che mi sembra di poter affrontare senza problemi e poi gradualmente mi costringo a fare anche le altre più antipatiche

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Crepi! Crepi e ricrepi! :) Il mio problema è davvero il tempo!

      Elimina
  2. Il salvatempo è un mistero anche per me...

    Fidati, rimanere chiusi in un ufficio non è poi così esaltante
    "forza mary poppins... e continua a fantasticare!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazieeee :)
      Il Salvatempo, domani ritorno alla coop e lo risfido! Devo vincere! Ma perché su 3 volte che l'ho usato ho beccato 2 volte i controlli a caso?!

      Elimina