giovedì 18 ottobre 2012

La crisi italiana secondo i russi

Lezione di italiano, livello A2, con due russi vestiti uguali (!!!).

NOTA DI LETTURA: leggere con il tipico accento russo

- Questo è momento di crisis perché italiani dimostrare tutto giorno! Non lavorare mai!

Da, da, amico russo.

P.S. In questi casi cosa si deve fare? Sbattergli in faccia quanto guadagno e dirgli che forse la crisis c'è per altri motivi? O dirgli che il mio babbo è disoccupato a 60 anni, dopo una vita di lavoro, e se va in piazza mi fa solo un favore? O che ci troviamo in Toscana, quindi si manifesta e se ci si imbatte in una manifestazione è probabile che la si segua anche per un po'? Ragazzi, qui è così, e a me va anche bene. Forse perché spero che così non sentirò altre ragazzine dire "Da grande voglio fare la moglie del calciatore". Forse perché se ci accorgiamo di avere una coscienza civica, prima che politica, possiamo migliorare questa nostra terra bellissima. Forse, chissà. Fatto sta che alcuni diritti inalienabili sono stati conquistati anche manifestando. Tranquilli, non mangio bambini e non spacco la faccia a nessuno nei rari casi in cui manifesto. Sono per la nonviolenza!

Il Grullaio di Mary Poppins


Grullo in Toscana vuol dire pazzo, ma c'è una connotazione di affetto. Un grullo è uno innocuo, addormentato, rincoglionito insomma. Premesso questo, vi racconto che il posto in cui lavoro come insegnante di inglese è una figata (potenzialmente). Si tratta di un centro, organizzato dal Comune della mia ex ridente città con alcuni fondi europei, in cui collaborano diverse associazioni e cooperative, ciascuna delle quali offre dei corsi. La filosofia alla base è quella del life-long learning, come immaginate.
Ci sono corsi di informatica, inglese, francese, ma anche patchwork, yoga, danza egiziana eccetera. Danza egiziana merita un applauso, perché uno dei corsi è dedicato alle donne che hanno/hanno avuto un tumore al seno, come parte della riabilitazione psicologica e dell'accettazione di sé. Tutto bellissimo, quindi. Il problema, anzi, il dramma, sono i Grulli.
Ragazzi, me ne combinano una dopo l'altra. Nascondono la lavagna e non sanno più dove l'hanno messa. Mi interrompono per darmi un foglio (UNO SOLO) su cui fare iscrivere i miei studenti (ce ne vuole uno a testa, ovviamente). Ma queste sono cose innocue. Stavolta ne hanno combinata una davvero grossa.

La scuola si è appena trasferita in un'altra sede. Bisogna imparare tutto daccapo. Nuovi nascondigli per le chiavi, nuove cose da ricordare, codici, password... un casino. In più, siamo stati dotati di una tesserina superimportante, con accesso a TUTTI i dati del Comune. Immaginatevi, il mio capo ce l'ha presentata come una cosa SACRA, guai a chi sbaglia a usarla, ma soprattutto GUAI E MALEDIZIONI a chi la perde. E così, con mio grande stupore, lunedì ricevo questa chiamata:

- Giuliaaaaa (vero nome di MaryPoppins) tu ce l'hai te (toscanità) LA tesserina?
- No, Rory (nome in codice del mio capo) io non l'ho mai usata
- Eh, ma tu ce l'hai te (toscanità). Te l'ha nascosta il Grullo nel registro di inglese.
ATTIMI DI SILENZIO E DI IRA.
- Scusa, Rory, ma come C**** gli è venuto in mente di nasconderla nel mio registro di inglese??
- Non lo so. Forse lo strozzo.

Morale della favola, la tesserina non c'è, il Grullo è ancora in vita e abbiamo dovuto fare denuncia di smarrimento.

Ricomincia la scuola anche per Mary Poppins...

... e ne ho già viste delle belle! Ma mi diverto trooooppooooo!

Studentessa over 50 arriva di corsa alla mia lezione stamani:
- Mi scusi, ma avevo dimenticato che oggi è mercoledì!
- Non c'è problema! - rispondo super gentilmente - Si accomodi!-
- Sa, ho anche dimenticato gli occhiali, non ha mica un paio di occhiali o una lente per me?-
O_O

Madre del Pover'uomo (nonché mia studentessa dall'anno scorso), alla domanda di un compagno:
-Why do you study English?
Risponde un acidissimo (sull'acidità della famiglia del Pover'uomo va dedicata una spiegazione):
- I like Spanish
Tutti i presenti la guardano e le chiedono:
- Ma perché sei qui allora?

E poi... vi racconto dei miei Grulli. Qui, sennò è troppo lunga.

Festeggiamenti

Eccomi, dopo un po' di assenza! Sono stata risucchiata dalle mia millemila lezioni che sono ricominciate a palla :)

Un po' di aggiornamenti da teacher:

- I miei corsi di inglese per "molto adulti" hanno avuto un boom assurdo di iscritti! Ansia a palla ma anche estrema felicità perché vuol dire che... insomma qui online non mi conosce nessuno e posso anche farmi i complimenti un attimo! Quando ho iniziato a insegnare avevo 4 iscritti! Ora sono 18, addirittura TROPPI. Incredibile! Prometto un post a parte per raccontarvi di questi studenti, perché sono MERAVIGLIOSI e ALLUCINOGENI allo stesso tempo :)

- Dopo un momento di panico iniziale (dato che ero scomparsa dalle liste dei PRESENTI all'esame) abbiamo appurato che HO PASSATO LA DITALS II e quindi ora sono ufficialmente un'insegnante di italiano L2, mi sento profondamente cambiata in effetti ;)

E QUINDI UNA PERNACCHIA ALLO STRONZETTO CHE HA AVUTO DA BRONTOLARE PERCHÉ  SONO INTERPRETE E INSEGNO ITALIANO GLIELA FACCIO SISISI. Pubblicamente, online, si parlava di come tutelare gli insegnanti di italiano L2 (per esempio proponendo un albo) e di quali fossero i requisiti per essere insegnanti di italiano L2. Bene, questo Stronzetto ha avuto da ridire sul mio invito a ricordare che insegnano italiano anche persone con una formazione non letteraria (ci sono anche matematici che vivono dell'insegnamento dell'italiano all'estero!) dicendo che un interprete/traduttore che insegna italiano è come un ingegnere che si spaccia per medico. Sono contrarissima ma non ho risposto per civiltà, perché non mi sarei trattenuta dall'infamarlo, visto che appartengo alla categoria meno tutelata di lavoratori! Tutti fanno i traduttori e gli interpreti, compreso questo Stronzetto, che sicuramente nei suoi soggiorni all'estero di cui tanto si vanta avrà tradotto/interpretato per qualcuno, come fanno tutti! Solo che io non vado ad infamare quelli che sanno le lingue e fanno i traduttori senza essere laureati. Insomma Signor Stronzetto, mi hai fatto proprio arrabbiare. Sono anche venuta ad ascoltare una tua lezione per rivedere la mia posizione nei tuoi confronti, ma non mi sei piaciuto per niente. No no e no. Però i tuoi libri li uso comunque, a volte.

venerdì 5 ottobre 2012

4 ottobre 1904

Ieri la Fatina avrebbe compiuto ...(fate il conto)... anni. Inutile dire che tutta la grande famiglia al femminile ci stava già pensando da settimane. Da sempre la domenica dopo il 4 ottobre c'era l'appuntamento fisso: il compleanno della Fatina. L'ho mancato solo una volta, perché ero appena partita per la Germania. Ricordo di essere andata a trovarla la settimana prima, e lei non capiva bene perché dovessi andare a vivere là, "Che ci vai a fà con quei tedeschi" mi diceva.
Sono quelle cose assurde, che non puoi spiegare. Passi una vita intera a fare una cosa e poi un giorno, stop. Non c'è più. E non serve a niente avere (sigh) 27 anni ed essere abbastanza adulti da sapere che le persone muoiono. Così ieri mattina mi sono vestita per andare a lavorare e ho messo gli orecchini tuoi, Fatina mia.

E ho anche pensato di mettermi le calze e la gonna, come volevi tu. In realtà mi ero messa proprio il vestito grigio che abbiamo comprato insieme per la mia laurea triennale (sconvolgendo un intero negozio dato che eravamo io, mamma, nonna e Fatina) ma poi mi sono sentita un po' in imbarazzo e così mi sono cambiata.

Poi sono andata dalla nonna, e mi ha fatto commuovere vedere che eravamo tutte lì, senza appuntamento. E mentre guidavo verso casa ero parecchio triste, perché non lo so dove sei, e credere che tu non sia più niente mi fa stare malissimo. Così ho deciso che ce l'hai ancora una casetta, lassù, su quella nuvola rosa. Mi manchi tanto e ho paura di dimenticare il tuo odore.


La foto è artistica e volutamente sfocata! Se penso che la famiglia del mio babbo è piena di fotografi mi sento male =)

mercoledì 3 ottobre 2012

Garibaldi secondo il mio manager

Studente principiante:

- Listen teacher, Garibaldi... I see a lot of places with this name...
- Sì - dico subito io e già sono pronta a un'intera lezione su Garibaldi eccetera
- So, Garibaldi... Garibaldi was a guy, right??

Yes, possiamo sintetizzarlo così. :-)

martedì 2 ottobre 2012

Dilemmi dell'insegnamento (S.O.S.)

Da circa un mesetto mi hanno chiamata a "insegnare" inglese a due bambini di quasi 4 anni il maggiore e di 16 mesi l'altro. Premesso che i genitori sono adorabili e i bambini anche, sono sconvolta dal più grande che è perfettamente consapevole delle aspettative degli adulti nei confronti di questi incontri in inglese. Questo povero bimbo mi ha prima educatamente squadrato, testato, provato (risultato: credo di piacergli -almeno potenzialmente) peccato che, fin dalla prima volta, si sia rivolto, attonito, verso i genitori ripetendo:
- Ma babbo noi siamo italiani vero? Io parlo italiano! Vero?
Povero bambino! Povera me!
Passo le ore a cercare di farlo giocare con le attività che ho pensato, almeno per dargli alcune routine e alcune parole che possa ricordare e che ritornino nei vari giochi (colori, animali, numeri) ma è praticamente impossibile. Questo bambino si rifiuta categoricamente.
- X, giochiamo a Blablabla?
- NO! PRIMA DEVO MANGIARE!
- E dopo mangiato?
- NO! DEVO BERE!
- E dopo bevuto?
- NO! DEVO LAVARMI LE MANI?
- E DOPO MANGIATO, BEVUTO E LAVATO LE MANI???
- Okkeeeey :(
Tutto questo dialogo avviene ovviamente in inglese/italiano e sotto forma di scherzo, ma noto benissimo l'ansia del bimbo. Insomma, questa creaturina va a scuola fino alle 4 e poi arrivo io a rompergli le balle con i giochi in inglese, avrà pur diritto di rifiutarsi? ;)

In realtà il problema è questo:
a) i genitori partecipano attivamente ma quasi mai aiutandomi, anzi normalmente gli parlano in italiano per tradurgli le cose (male, perché ormai lui se ne approfitta) e raramente appoggiano le mie proposte
b) alle mie proposte, il bimbo si rifiuta (a prescindere da cosa proponga) e i genitori gli dicono "ok fai come vuoi".
NON CI SIAMO PROPRIO!
Altre soluzioni oltre la fuga???