lunedì 31 marzo 2014

Viaggiare, viaggiare, viaggiare sempre!

La settimana scorsa ho fatto una brevissima fuga in Scozia. Ah, che bellezza!
Per quattro giorni ho camminato come una forsennata, mangiato haggis vegetariani, incontrato un vecchio amico dell'Erasmus, scoperto che un altro amico non c'è più. I miei occhi si sono riempiti del grigio di Edinburgh e del giallo dei daffodils, sono entrata in qualche museo, ho bevuto molte birre rilassandomi nei pub, ho sognato di vivere in tre o quattro zone della città. Come succede a molti viaggiatori, mi sono sentita subito a casa. Accanto a me l'IngegnerePover'Uomo che si impegnava a non farsi investire a ogni incrocio e si perdeva continuamente.

E l'ultimo giorno, in un villaggio antico fuori dalla città, ho trovato questo...

Duddingston Village, Edinburgh

giovedì 13 marzo 2014

Vita da gatti

Da quando la Sfigatta è entrata in casa ho scoperto che in una prossima vita voglio essere un gatto anch'io! Un gatto di appartamento, per l'esattezza.
Sì, la Sfigatta, il cui vero nome è Lea, è stata rinvenuta in un capannone quando era piccolissima e portata al gattile. Nella mia orribile città c'è un bel gattile. Se ne occupa un'amica di famiglia e, lo dico davvero, i suoi ospiti sono trattati come dei re o delle regine. Certo, la vita in un gattile è ben diversa da quella in famiglia o in libertà, ma purtroppo in città -almeno qui- la scelta di farli vivere in libertà è molto rischiosa. Vedo gatti ai lati delle strade tutti i giorni, e non sono gatti vivi.
Beh, Lea dorme. Dorme praticamente sempre (e sì, la invidio!) e quando si sveglia viene con prepotenza a tirarti zampate in faccia, tanto per ricordarti che c'è e che sarebbe anche l'ora di mangiare/giocare/farsi coccolare.
Non so quale avvenimento l'abbia turbata così tanto, ma è terrorizzata da tutto ciò che è diverso da me e l'Ingegnere. Rumori compresi. Ma non i classici rumori forti, tutti i rumori! Povera, mi fa così tenerezza. In quei casi o scappa come un siluro e si nasconde qui:
Oppure, se è proprio vicino a me, mi guarda con i suoi occhioni verdi come se mi chiedesse "Aiutooo che succede?"
Lea non vuole assolutamente uscire. La invito sul terrazzo o nel giardinetto che abbiamo sotto casa. No way. Lei vuole stare dentro, se la porto fuori mi si abbarbica al collo e mi trafigge con i suoi artigli.
Il mio sogno di avere un gattino che mi sta accanto mentre traduco si è trasformato in realtà, solo che il gattino mi sta SOPRA.

(Un minuto di silenzio per la libreria mezza vuota che soffre di solitudine)
Infine, un tipico pranzo con gatto...
Almeno qualcuno sembra apprezzare le mie prelibatezze! :-)

mercoledì 5 marzo 2014

Mi sono persa

Stanotte ho sognato i miei migliori amici. Ora vivono 500 km da me uno, 1200 km l'altro. Eravamo in auto, credo fossimo qui in Toscana. Ero felice. Ricordo che nel sogno dovevo accompagnarli alla stazione e pensavo 'Vorrei che questo giorno non finisse mai'.

Mi sono persa. Ho sotterrato un pezzo di me da quando sono tornata. Un po' per le difficoltà, un po' per la nostalgia. Come si fa a tornare, come si fa? Qualcuno mi dia la ricetta. Non sono affetta dalla sindrome di Peter Pan che non vuole crescere, sono solo spaventata dalla frustrazione che vedo intorno a me. Non faccio altro che lavorare. E così il Pover'uomo. Torniamo a casa e siamo distrutti, non riusciamo nemmeno a finire di vedere un film. Durante la settimana ci scambieremo 10 parole. Mi guardo intorno e non vedo persone, vedo tanti piccoli robot che corrono istericamente. Chi non corre è fermo, triste. Quale esempio migliore dei miei genitori? Non voglio diventare come loro. Ho il terrore che succeda, ho il terrore di sbagliare e di svegliarmi tra molti anni rendendomi conto di averne persi tanti. E la vita è una sola, ed è così veloce...

lunedì 3 marzo 2014

Esultiamo!

Sono felice, felicissima per La Grande Bellezza, finalmente un pezzo di Italia che entra nell'eccellenza. Ho amato quel film, così come Le conseguenze dell'amore, film diversi, agrodolci, speciali. Film che vorresti vedere con i tuoi amici più cari, perché dopo c'è da discutere, che un messaggio solo non si trova, o forse non se ne dovrebbe trovare alcuno.

Come una bambina, mi emoziono tanto quando a qualcuno viene riconosciuto di essere stato bravo. Forse perché immagino il suo sudore, la sua stanchezza, chissà. Ma quando in pubblico ti viene assegnato un Oscar, io mi sento proprio come lui... 


La little town Vergaio è uno dei mille posti in cui MaryP. lavora. Posso tirarmela? :-)