martedì 2 ottobre 2012

Dilemmi dell'insegnamento (S.O.S.)

Da circa un mesetto mi hanno chiamata a "insegnare" inglese a due bambini di quasi 4 anni il maggiore e di 16 mesi l'altro. Premesso che i genitori sono adorabili e i bambini anche, sono sconvolta dal più grande che è perfettamente consapevole delle aspettative degli adulti nei confronti di questi incontri in inglese. Questo povero bimbo mi ha prima educatamente squadrato, testato, provato (risultato: credo di piacergli -almeno potenzialmente) peccato che, fin dalla prima volta, si sia rivolto, attonito, verso i genitori ripetendo:
- Ma babbo noi siamo italiani vero? Io parlo italiano! Vero?
Povero bambino! Povera me!
Passo le ore a cercare di farlo giocare con le attività che ho pensato, almeno per dargli alcune routine e alcune parole che possa ricordare e che ritornino nei vari giochi (colori, animali, numeri) ma è praticamente impossibile. Questo bambino si rifiuta categoricamente.
- X, giochiamo a Blablabla?
- NO! PRIMA DEVO MANGIARE!
- E dopo mangiato?
- NO! DEVO BERE!
- E dopo bevuto?
- NO! DEVO LAVARMI LE MANI?
- E DOPO MANGIATO, BEVUTO E LAVATO LE MANI???
- Okkeeeey :(
Tutto questo dialogo avviene ovviamente in inglese/italiano e sotto forma di scherzo, ma noto benissimo l'ansia del bimbo. Insomma, questa creaturina va a scuola fino alle 4 e poi arrivo io a rompergli le balle con i giochi in inglese, avrà pur diritto di rifiutarsi? ;)

In realtà il problema è questo:
a) i genitori partecipano attivamente ma quasi mai aiutandomi, anzi normalmente gli parlano in italiano per tradurgli le cose (male, perché ormai lui se ne approfitta) e raramente appoggiano le mie proposte
b) alle mie proposte, il bimbo si rifiuta (a prescindere da cosa proponga) e i genitori gli dicono "ok fai come vuoi".
NON CI SIAMO PROPRIO!
Altre soluzioni oltre la fuga???

2 commenti:

  1. il più ovvio: prova a parlare con i genitori, senza criticare il loro atteggiamento, ma chiedendogli comunque di essere più collaborativi

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  2. fatto proprio ieri, e anche la settimana scorsa, ma abbastanza inutilmente (almeno per il momento)... ieri però ho detto al babbo che se vedo che il bimbo sta troppo male interromperemo gli incontri!

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