giovedì 27 giugno 2013

I tuoi occhi

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all’ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;

i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.

Nazim Hikmet

Ogni volta che ho letto questa poesia, ho visto gli occhi del mio nonno T, che oggi di molti anni fa volava via, non prima di aver barato un'ultima volta sulla sua vera età. Vorrei averlo ancora qui per parlarci ora, da adulta. Proprio ieri a lavoro ho conosciuto un signore messicano in vacanza in Italia di poco più giovane del nonno T. Mi ha raccontato di avere 21 nipoti e 2 bisnipoti e non riuscivo a trattenere le lacrime pensando alla fortuna della sua famiglia.

6 commenti:

  1. Io ho perso il mio nonno 99enne proprio 5 gg fa e, ogni volta che ti lasciano, ti accorgi come loro non dovrebbero andarsene mai.

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    1. Hai perfettamente ragione. Diventano parte di te e non vorresti separartene mai. Ti abbraccio forte.

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  2. Hikmet mi piace molto, ma non ho avuto il coraggio di leggere la poesia, il 23 giugno hanno fatto 25 anni che mio nonno se n'è andato e mia nonna, persa nell'alzheimer, mi raccontava questi giorni come si erano conosciuti ... Anche a me piacerebbe averlo qui per parlarci da adulta, poi sono sicurissima che lui sarebbe venuto a trovarmi all'estero in tutti i posti dove ho vissuto ...

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    1. Cara, in fondo io sono felice comunque, perché se mi manca così tanto vuol dire che il legame è stato davvero forte. E la stessa cosa vale per te. Un abbraccio.

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  3. Che bel ricordo...io purtroppo il mio nonnetto non l'ho mai conosciuto. Era un poeta e un sognatore, di sicuro avrebbe saputo raccontarmi delle storie divertentissime.

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  4. Nazim Hikmet è da sempre uno dei miei poeti preferiti.

    Quando si parla di nonni, io penso ai miei. Carissimi. Il loro ricordo è sempre presente.
    Mi hanno insegnato ad essere ciò che sono.

    E allora ti abbraccio lasciandoti un piccolo pensiero:

    Il raggio è riempito di miele
    i tuoi occhi son pieni di sole.
    I tuoi occhi, mia rosa, saranno cenere,
    domani, e il miele continuerà
    a riempire altri raggi.

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