Ormai 28 anni e due giorni fa mia mamma si recava, per l'ennesima volta, in un piccolo ospedale sulle Apuane per espellermi a forza. Sì, perché con la grande tecnologia dell'epoca io sarei dovuta nascere il 6 agosto (compleanno di mia nonna F.) e invece dopo 21 giorni ancora non ne volevo sapere.
Nel frattempo mio nonno T. si era rotto il femore cadendo rovinosamente dalla bicicletta e tutta la spiaggia (all'epoca i nonni affittavano una casa al mare per l'estate) si divertiva ogni mattina salutando mia mamma che andava a farsi controllare in ospedale e puntualmente ritornava indietro con la pancia ancora più immensa.
Quel giorno, alle 14, sono arrivata! :-) La mia mega famiglia era tutta lì, erano così felici ed affamati che, dopo avermi vista, andarono a pranzo, dimenticandosi di mia madre, digiuna da un giorno e mezzo. Le mie zie dovevano fare le dogsitter e il dog scappò. Al passo serale fecero quasi scoppiare una rissa tra parenti perché affermavano che io ero la più bella e gli altri tutti brutti. Insomma, niente di nuovo, è la mia famiglia.
Da allora, essendo il 27 agosto un giorno un po' scomodo per festeggiare con gli amici, la mia festa è a casa. A pranzo scelgo il menù che prevede da tempi immemori la pasta alla polpa di granchio (surimi eh, mica roba seria) e patatine fritte. Per la cena ci sono varianti della pizza: pizza da asporto in Umbria, pizzata con gli amici umbri in giardino (questo quando ero una teenager) e, da qualche anno, pizzata ad opera del Pover'Uomo con tutta la famiglia. L'ultima volta che c'era la Fatina me la fecero perfino ubriacare.
E così ho impastato e il Pover'Uomo ha infornato per tutti. Ma questo è il lieto fine. Perché l'inizio è stato tragico.
Arrivo alla stazione venerdì sera, sognando pace (amore, gioia infinita) e tranquillità per qualche giorno. Sono sola, il Pover'Uomo arriverà domenica. Vengono a recuperarmi e appena arrivo ecco mia mamma in lacrime.
- Fumiamoci una sigaretta!
- Ok mamma. Che succede?
- Eh, che NON succede! Zia G. [sorella di nonna F. e vicina di casa] accusa me o tuo padre di aver volontariamente ucciso la sua pianta.
- Ma dai, stiamo scherzando!
- No, ha perfino detto che porterà le foglie ad analizzare.
MaryPoppins, nata da due killer di piante.
Ora, detto così sembra veramente una cosa da morire dal ridere, ma è stata una tragedia stile Battesimo della Mininipote di solo un mese fa. Mia zia G. che chiama al rapporto tutto il paese (che normalmente odia) per sparlare della mia povera famiglia. Ovviamente è una storia lunga anni, la pianta che "rampica" sulla facciata del nostro bagno impedendo anche di aprire le finestre.
Non ci resta che aspettare i RIS.
Buon compleanno a me, che da zia svampita quale sono, ho fatto (involontariamente, giuro!) leccare la boccia di spumante alla nipote di appena 5 mesi.
Che dire? Tutta sua zia!!!